Lettera del presidente Marcello Carlino alla Comunità del Conservatorio "Licinio Refice" Contenuto sezione

                                                                                                   Alla Comunità del

                                                                                     Conservatorio di Musica «Licinio Refice»

                                                                                                      Frosinone

 

 

Care amiche, cari amici

come in qualche circostanza occasionale ho avuto modo di preannunziare ad alcuni di voi, ho maturato la decisione di lasciare il mio incarico di Presidenza e, a meno che non intervengano improbabili novità sostanziali, dopo aver perfezionato gli adempimenti indispensabili in questa fase dell’anno per il funzionamento ordinario del nostro Istituto, ratificherò formalmente l’atto delle dimissioni con lettera al Ministro e con comunicazione ufficiale al Consiglio d’amministrazione.

Poiché attengono a materia di largo dibattito nel comparto Afam, suppongo che siano facilmente intuibili le motivazioni che mi hanno indotto a questa scelta. Quanti volessero, per altro, le troverebbero elencate in dettaglio nella lettera, ora visibile sul nostro sito, da me indirizzata ai Presidenti miei omologhi, allo scopo di definire una strategia comune di intervento e di protesta, lettera che non ha sortito, però, significativi effetti.

La Legge di stabilità, approvata nello scorso mese di dicembre, in uno speciale provvedimento che mostra a mio parere palesi profili di illegittimità, in buona sostanza:

-          precarizza la posizione dei Presidenti Afam costringendoli in una situazione, personale e istituzionale, di grande incertezza;

-          riserva loro un trattamento fortemente lesivo, come se per statuto essi non avessero compiti, doveri e responsabilità di rappresentanti legali e di datori di lavoro, responsabilità giuridiche di non piccolo conto, sia sul piano amministrativo sia sul piano penale;

-          ammesso che ci sia una logica in questa misura, e non piuttosto banalissima e desolante incompetenza, prospetta una diversa governance nel nostro settore, senza che neppure uno straccio di ipotesi di ridefinizione sia stato mai neppure ventilato;

-          costituisce uno sgarbo vero e proprio nei confronti della nostre Istituzioni, sembrando non avere percezione del loro assetto, operando alla cieca, per voler essere benevoli, e nel frattempo aggiungendo problemi ai tanti problemi ordinamentali e di penuria di risorse che si debbono scontare.

In relazione a tutto ciò, dopo una attenta e sofferta valutazione, che ha tenuto conto tanto delle difficoltà personali – a partire dallo sdegno, dalla amarezza, dalla profonda delusione –  che il provvedimento comporta, quanto della destabilizzazione dell’intero sistema che esso innesca, per coerenza con i miei principi, ed anche per testimoniare il mio radicale dissenso, ho scelto di rassegnare le dimissioni. E in ossequio alla trasparenza ho avvertito il bisogno di darvene notizia preventiva

Ho la certezza di aver fatto del mio meglio per adempiere al mio mandato nel pieno interesse e per la promozione del Conservatorio, per affermare il cui valore di bene comune, particolarmente significativo e dalle straordinarie potenzialità, mi sono sempre battuto; e mi resta vivo nella memoria il rapporto di considerazione, di stima e di amicizia che con tutti voi ho intrattenuto.

Con un grazie grande per la collaborazione, con amicizia e con gli auguri migliori a voi e al Conservatorio, al quale non farò davvero mancare la mia disponibilità 

      

                                                                                              Marcello Carlino